Corte di giustizia tributaria di Sassari, Sentenza n. 535 del 19 agosto 2024
Il ricorrente richiede l’annullamento di un avviso di accertamento emesso dalla Società concessionaria del Comune per il pagamento della Tosap relativa all’anno 2019. Contesta la legittimità dell’accertamento, sostenendo che l’oggetto del tributo non è indicato con sufficiente chiarezza, rendendo difficile per il contribuente comprendere l’imposta richiesta. Inoltre, afferma che il passo carrabile oggetto dell’accertamento si trova su un’area privata appartenente a un consorzio, e quindi non sarebbe soggetto a tassazione. Precisa anche di non aver mai richiesto né utilizzato un passo carrabile e di non occupare alcuna porzione di strada consortile. In conclusione, il ricorrente chiede che gli addebiti siano dichiarati infondati, che l’atto di accertamento venga annullato e che gli siano riconosciute le spese legali. La Società concessionaria, invece, si è costituita in giudizio sostenendo la legittimità dell’avviso e chiedendo il rigetto del ricorso, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese. Secondo la giurisprudenza consolidata, spettava al contribuente fornire la prova che la strada in questione non fosse ad uso pubblico. Il semplice fatto che l’area appartenga a un consorzio non è sufficiente per considerarla privata; è necessario dimostrare concretamente l’assenza di utilizzo pubblico. A tal fine, sarebbero stati necessari elementi oggettivi come la presenza di barriere fisiche per impedire l’accesso agli estranei, segnaletica che indichi chiaramente la natura privata della strada, documentazione che dimostri la manutenzione a carico esclusivo dei privati, la realizzazione di marciapiedi con fondi propri o misure per limitare il parcheggio di veicoli non autorizzati. Tutti questi fattori avrebbero confermato un utilizzo della strada riservato ai proprietari piuttosto che aperto alla collettività. Inoltre, la fotografia prodotta dal concessionario conferma l’uso pubblico della strada, supportando le controdeduzioni presentate.