Riscossione: necessaria la prova della notifica per evitare la prescrizione della cartella

Corte di giustizia tributaria di Siracusa, Sentenza n. 335 del 13 febbraio 2025

Una persona ha impugnato una richiesta di pagamento per contributi consortili relativi agli anni 2012 e 2013, chiedendone l’annullamento. Ha sostenuto che la cartella di pagamento non le è mai stata notificata, che il debito era prescritto e che il Consorzio non aveva svolto alcuna attività che giustificasse il contributo richiesto. L’Agenzia della Riscossione non si è difesa in giudizio, mentre il Consorzio ha chiesto il rigetto del ricorso. I Giudici hanno verificato che il credito richiesto era soggetto a una prescrizione di cinque anni, come previsto dalla legge. Poiché l’Agenzia della Riscossione non ha dimostrato di aver notificato la cartella entro i termini previsti, il debito è risultato non più esigibile. Inoltre, affinché il Consorzio possa legittimamente richiedere il pagamento, deve dimostrare che gli immobili del contribuente si trovino nel perimetro consortile e abbiano ricevuto un beneficio concreto e diretto dalle opere realizzate. Tale requisito può essere provato attraverso il “piano di classifica”, un documento che stabilisce i criteri di ripartizione dei contributi. Una recente legge regionale ha chiarito che l’inclusione di un immobile nel perimetro consortile non è sufficiente per imporre il pagamento, ma è necessaria la prova di un reale vantaggio per il proprietario. Nel caso esaminato, il Consorzio non ha presentato né il “piano di classifica” né altri documenti che dimostrassero i benefici effettivi per gli immobili soggetti al contributo. Per questi motivi, i Giudici hanno accolto il ricorso e annullato la cartella esattoriale, stabilendo che il debito era prescritto e che il Consorzio non aveva fornito prove sufficienti per giustificare la richiesta di pagamento.