Corte di Cassazione, Ordinanza n. 4705 del 21 febbraio 2024
Nel caso preso in esame, la Corte Suprema osserva che per quanto riguarda l’Ici, le delibere con cui il Consiglio comunale determina periodicamente i valori venali delle aree edificabili secondo le zone omogenee hanno lo scopo di limitare il potere di accertamento dell’ente territoriale. Questo significa che se l’imposta viene calcolata su un valore uguale o superiore a quello indicato in tali delibere, queste ultime fungono da fonti di presunzione simili al cosiddetto “redditometro“. Di conseguenza, tali delibere consentono la possibilità di fornire prova contraria. Se il Giudice ritiene dimostrato che il valore attribuito dal Comune a un’area edificabile non è corretto, ha il potere di non tenerne conto e procedere invece a una stima autonoma utilizzando i parametri previsti dalla legge