Corte di Cassazione, Ordinanza n. 7363 del 19 marzo 2025
Un Ente Locale aveva emesso avvisi di accertamento per il mancato pagamento del canone per l’installazione di mezzi pubblicitari. La Società destinataria li aveva impugnati, sostenendo che il canone non fosse applicabile in assenza di un apposito regolamento. La Suprema Corte ha chiarito che il canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari può sostituire l’imposta comunale sulla pubblicità solo se l’ente adotta un regolamento conforme all’art. 62, comma 2, del Dlgs. n. 446/1997. In mancanza di tale regolamento, continua ad applicarsi l’imposta precedente anche dopo il 1° gennaio 2002, la quale risulta cumulabile con altri canoni per l’occupazione di suolo pubblico, senza le limitazioni previste per il nuovo canone. I Giudici di legittimità hanno inoltre precisato che il piano generale degli impianti pubblicitari è un atto meramente programmatico e non può sostituire il regolamento. In sintesi, la Suprema Corte ha affermato che il canone per l’installazione di mezzi pubblicitari può essere applicato solo se l’Ente Locale ha adottato un regolamento specifico, come richiesto dalla legge. In assenza di tale regolamento, continua ad applicarsi la precedente imposta sulla pubblicità, anche dopo il 2002. Il piano generale degli impianti pubblicitari non è sufficiente a introdurre il nuovo canone, poiché privo di valore normativo. L’imposta precedente resta quindi applicabile ed è cumulabile con altri canoni, senza le limitazioni previste per il canone sostitutivo.